Uccelli-(piccoli dinosauri alati)
Rigògolo
2014 luglio 27 - Colline moreniche basso Garda
Canon 6D, Canon 400 f/5.6, Iso 1250, 1/3200
L'ottenere questo bersaglio ha richiesto tre uscite con l'amico Giorgio, due con partenza prima dell'alba (estiva!)
Intrigante il nome col quale è conosciuto in zona e nel bresciano: Galbèder. Esotico quanto basta per richiamare improbabili radici barbariche.
Galbèder è detto anche nel reggiano; e nel varesotto Galbè.
Interessante questo dialogo tratto da
Società del Sandrone Modena 'Sproloquio 2011':
Sgor: Popà, a-i-ho savû che in Comuna i-én tant preocupèe per tótt sti lavor da fèr, ch-i spéren che in dal 2012 a vegna la fin dal mand acsè i-s chèven al pinsér.
Sand: Ma va là, Galbeder. Alora s’han-i fat gli “ stati generali “ da fèr. Giorgio l’ha dett che”vuole mettere in campo un Comune capace di proporre e promuovere soluzioni nuove per una città che sappia riconoscersi e raccontarsi.”
Nel
Vocabolario Bresciano-Italiano di Giovan-Battista Melchiori 1817:
dove appare chiaro che " 'l mal del galbeder' è l'ittero da epatiti, cirrosi etc.
E che dire di 'galbula' dei dotti naturalisti?
Interessante 'Rigoletto" che ritroviamo anche nel
Vocabolario Etimologico della Lingua Italiana di Ottorino Pianigiani:
In
Treccani Vocabolario on line si legge:
rigògolo s. m. [lat.
*aurigalbŭlus, propr. «uccello giallo come l’oro», comp. di
aurum «oro» e
galbŭlus «uccello giallo»]. – Uccello passeriforme della famiglia oriolidi (
Oriolus oriolus), diffuso nelle aree boscate in Asia, Africa e Europa, migratore e estivante in Italia: i maschi adulti hanno un colore dominante giallo brillante, con redini e ali nere, iride e becco rossi.
Dunque un etimo schiettamente dal latino classico.
Nel veronese più prosaicamente è detto Papafigo, per la sua predilezione per i fichi (fonte Gerardo R.).
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